Linguaggio d’odio, autorità e ingiustizia discorsiva
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L’autrice vuole mostrare che non solo il parlante deve avere un certo tipo di reputazione sociale per eseguire atti di subordinazione, ma anche il pubblico deve avere un certo tipo di posizione o posizione sociale per autorizzare o opporsi all’autorità dell’emittente e ai suoi atti di subordinazione.
Informazioni aggiuntive
Autore/i | Bianchi C. |
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Anno di pubblicazione | 2017 |
Tipologia | Contributo in rivista |
Rivista | Rivista di estetica |
URL | https://journals.openedition.org/estetica/2059 |